AVVOCATO FALLIMENTARISTA

AVVOCATO FALLIMENTARISTA

Il diritto fallimentare è una branca speciale del diritto commerciale che regola l’impresa durante una fase che potremmo definire patologica della vita della medesima, poiché ne disciplina l’eventuale crisi e stato di insolvenza fino alla liquidazione e cessazione definitiva. La materia pertanto non entra in gioco durante le fasi fisiologiche della società ma soltanto quando il patrimonio sociale non è più sufficiente ad onorare i debiti verso i creditori in modo completo e puntuale.

Il nuovo codice della crisi e dell’insolvenza che ha riformato la vecchia legge fallimentare ed ha eliminato lo stigma dell’imprenditore “fallito” ridefinendolo, con riferimento alla società, debitore pur mantenendo la soggettività in capo all’imprenditore relativamente all’insolvenza sopraggiunta per debiti personali, ossia contratti per ragioni estranee all’impresa.

 

L’Avvocato fallimentare e la nuova disciplina della crisi e dell’insolvenza.

L’Avvocato fallimentare o fallimentarista è specializzato in questa specifica materia – oggi peraltro profondamente riformata dall’avvento del codice della crisi il quale oltre ad aver eliminato tutti i termini legati al concetto di fallimento e di fallito, sostituendoli con quelli di liquidazione e debitore, ha regolato numerosissime prassi in materia – lo si può definire un esperto della fase eventuale, patologica ma purtroppo molto diffusa nelle imprese italiane e quindi anche nel territorio di Frosinone. Ad oggi si può definire obsoleto anche il concetto di fase patologica dell’impresa poiché la liquidazione giudiziale, al contrario del fallimento, è entrata a pieno titolo nel novero degli strumenti di liquidazione e chiusura della società lasciando intatto solo il concetto di fase eventuale dell’impresa. In altri termini il fallimento aveva un’ovvia accezione negativa, ad oggi la liquidazione giudiziale è un rimedio per regolare e condurre l’impresa alla sua ripresa oppure alla sua definitiva chiusura con la particolarità che la fase liquidatoria è appunto giudiziale, ossia devoluta al tribunale ed agli organi della procedura da esso nominati.

Ad oggi, a mio avviso, se la nomenclatura che ruota intorno alla definizione di fallito è stata definitivamente eliminata dai codici, non dovrebbe essere utilizzata più nemmeno per l’individuazione degli avvocati esperti in questa materia. Sarebbe più corretto definirsi “avvocati concorsuali” poiché il fallimento non esiste più ma le altre procedure concorsuali, seppur con i dovuti adeguamenti, sono strumenti ai quali a maggior ragione attualmente si ricorre. Con la chiusura delle procedure fallimentari dichiarate fino al 15 luglio 2022 dei fallimenti non vi sarà più traccia, se non negli archivi dei palazzi di giustizia e, quindi, dovrebbe venir meno anche la definizione di avvocato fallimentare aprendo la strada a quella di avvocato concorsuale.

 

Tra le procedure fallimentari, la procedura di liquidazione giudiziale.

L’attuale fase di transizione dalla legge fallimentare al codice della crisi e dell’insolvenza vede pendere ancora le vecchie procedure fallimentari, anche molto giovani poiché dichiarate sino al giorno di entrata in vigore del nuovo codice, ossia sino al 15 luglio 2022. A prescindere da questo dato, esiste in ogni caso una fase prodromica a quella fallimentare o di liquidazione giudiziale, chiamata pre-fallimentare o di pre-liquidazione giudiziale che dir si voglia, in cui il ruolo dell’avvocato fallimentare diventa da subito indispensabile.

Essendomi occupata per anni di questa particolare branca del diritto presso il Tribunale di Frosinone quale avvocato esperto nel diritto fallimentare, ad oggi sono specializzata in questo settore del diritto.

Il fallimento (oggi apertura della liquidazione giudiziale) viene dichiarato a seguito di un’istanza di un creditore, ovvero, su ricorso di quest’ultima, la quale attraverso l’ausilio in ogni caso del proprio legale, ha l’obbligo di depositare presso il tribunale tutta una serie di scritture contabili così come disposto anche dalla previgente legge fallimentare (ora sostituita dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza). Per approfondimenti vedi articoli 2 e 3 del Blog.

Inoltre, l’istanza di fallimento (oggi apertura della liquidazione giudiziale) può essere azionata su richiesta del Pubblico Ministero. Anche in questo caso il ruolo dell’avvocato fallimentare è fondamentale poiché in assenza dei presupposti soggettivi ed oggettivi previsti dal Codice della Crisi (ed in precedenza dalla legge fallimentare), l’imprenditore debitore ha in ogni caso la facoltà di proporre reclamo avverso la sentenza dichiarativa di apertura di liquidazione giudiziale (ex dichiarazione di fallimento) per la revoca della sentenza e, ove ne ricorrano i presupposti, per la sospensione dell’attività liquidatoria da parte del Curatore nominato dal Tribunale.

 

Il ruolo dell’avvocato fallimentare nella difesa del debitore (ex fallito)

Per quanto attiene il ruolo dell’avvocato fallimentare, nella prospettiva del debitore, è quello di dimostrare il possesso congiunto di alcuni requisiti nei tre anni precedenti all’attività aziendale, ossia, non aver superato un attivo patrimoniale di euro 300 mila, non aver contratto debiti anche non scaduti superiori ad euro 500 mila, non aver registrato un fatturato maggiore ad euro 200 mila. Durante la fase prefallimentare la legge prevede l’onere in capo al debitore di dimostrare l’assenza di siffatti requisiti, anche attraverso documentazione extracontabile, pertanto, la difesa tecnica da parte di un avvocato specializzato è di estrema importanza atteso che lo stesso permetterà sia la partecipazione al giudizio e, qualora se ne accerti e dimostri la fondatezza, di evitare per quanto possibile l’adozione da parte del Tribunale di provvedimenti sfavorevoli a carico del proprio assistito o dell’impresa che rappresenta.

Ancora, la normativa concorsuale prevede che la procedura giudiziale sia ammessa quando la somma complessiva dei debiti scaduti e non pagati dal debitore risulti superiore ad euro 30 mila, ciò è quanto di necessario e sufficiente debba dimostrare invece il creditore che proponga l’istanza di apertura. Si precisa che tale provvedimento di apertura di liquidazione, in presenza del requisito sopradetto – prova del debito scaduto di ammontare superiore ad euro 30 mila – viene adottato anche in assenza del debitore, al quale viene ritualmente notificata l’istanza di apertura ed il decreto di fissazione udienza da parte della cancelleria che ne attesta la regolare integrazione del contradditorio.

Questo è ciò che avviene a grandi linee durante la fase inziale della procedura, nonché durante la fase immediatamente precedente l’apertura della liquidazione.

 

Il ruolo dell’avvocato fallimentare nella difesa dei creditori concorsuali.

Gli scopi del creditore istante e degli altri creditori che via via andranno ad insinuarsi al passivo fallimentare a seguito di sentenza dichiarativa, invece, sono fisiologicamente opposti a quelli del debitore (ex fallito). Infatti, il loro intento è quello di vedersi garantire il soddisfacimento, anche parziale, del credito vantato.

Lo scopo del creditore è quello di garantirsi il soddisfacimento totale o  parziale del credito, pertanto, anche in questo caso i creditori necessitano di adeguata assistenza legale al fine di intervenire nella procedura concorsuale. L’avvocato fallimentare infatti si occuperà di predisporre e trasmettere la domanda di insinuazione al passivo affinché il proprio cliente si guadagni una posizione al passivo volta al recupero del credito mediante ammissione e che darà al creditore il diritto a concorrere alla ripartizione dell’attivo eventualmente realizzato dalla procedura secondo il grado per legge spettante.

Va specificato che la normativa in materia prevede la possibilità per il creditore di insinuarsi al passivo personalmente, quindi attraverso un’istanza che dovrà intendersi legittimamente presentata anche quando sottoscritta dal creditore stesso. L’istanza dovrà in ogni caso avere determinati requisiti di legge, pena l’inammissibilità. Inoltre, il creditore deve essere munito di una casella di posta elettronica certificata per la trasmissione all’indirizzo di posta elettronica certificata associata alla procedura alla quale intende insinuarsi, affinché la stessa venga presa in carico dal Curatore che ne curerà il successivo deposito in cancelleria per la verifica da parte del Giudice Delegato ad udienza fissa. Il foro competente, gli organi della procedura fra i quali il curatore, l’indirizzo di posta elettronica certificata e la data di udienza delle domande tempestive, nonché, il termine ultimo per la trasmissione delle stesse, sono informazioni pubbliche ricavabili attraverso una semplice visura camerale per soggetto.

 

Il ruolo dell’avvocato fallimentare nella difesa del creditore istante.

Il creditore istante, a differenza degli altri creditori, è colui che aziona la domanda di apertura di liquidazione giudiziale (ex fase prefallimentare) e, a maggior ragione, dovrà sempre essere assistito da un legale specializzato, a significare che non può stare in giudizio senza l’assistenza, la rappresentanza e la difesa di un avvocato fallimentare.

 

L’ambito di operatività dell’avvocato esperto in diritto fallimentare (concorsuale).

Ricapitolando, per l’imprenditore debitore soggetto a procedura concorsuale sarà sempre utile rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto fallimentare (concorsuale) non appena ricevuta la notificazione telematica, ad opera del Tribunale, del decreto che fissa l’udienza di comparizione su istanza di un creditore o del pubblico ministero. Nell’impossibilità di ricorrere alla notificazione in via telematica, questa avverrà in ogni caso attraverso gli ufficiali giudiziari e per il tramite del creditore ricorrente. Comparendo in giudizio potrà dimostrare di non avere tutti i requisiti per la dichiarazione di apertura di liquidazione giudiziale, abbassare l’ammontare dei debiti scaduti mediante accordo con il creditore per portare il debito sotto soglia oppure, in ogni caso, anche qualora ciò non sia possibile per ragioni oggettive, per avere al proprio fianco un professionista specializzato che lo tutelerà nello svolgimento della fase concorsuale anche al fine, non meno importante, di limitare la gravità delle imputazioni a suo carico a livello penale.

Per quanto attiene i creditori concorsuali invece, non appena hanno la certezza che il proprio debitore non vuole adempiere spontaneamente, dovrebbero rivolgersi ad un avvocato in modo da garantirsi un titolo giudiziale, ove sprovvisti di altro titolo equipollente, e procedere poi in estrema ratio con l’istanza per l’apertura di liquidazione giudiziale, oppure, insinuandosi in quella azionata dal creditore istante per il soddisfacimento della propria pretesa nei limiti della ripartizione del ricavato.

 

L’avvocato fallimentare con funzione preventiva.

Va senza dubbio tenuto in considerazione che con il nuovo Codice della Crisi dell’Impresa e dell’Insolvenza il legislatore ha deciso di puntare sulla prevenzione aziendale ed è dunque orientato ad evitare lo stato di crisi o addirittura di insolvenza. Questo vuol dire che il consulto di un avvocato fallimentarista, quando l’imprenditore è ancora in stato di (pre)crisi, diventa un ausilio prezioso per la salvaguardia dell’impresa affinché questa non degeneri in stato di insolvenza con tutti i requisiti contabili, sopra richiamati, che rendano possibile ed accoglibile una domanda di apertura di liquidazione giudiziale.

Lo scopo è quello di adottare, sulla scorta delle consulenze legali e di altri professionisti contabili, la strategia più adatta, decidendo se optare per un concordato preventivo con i soggetti creditori in modo da evitare la liquidazione giudiziale, oppure puntare per l’affitto o la vendita dell’azienda, o ancora se optare sull’esercizio provvisorio dell’attività economica al fine di ottenere più utili possibili per il soddisfacimento di quanti più creditori possibili.

Il risultato dipende molto dall’assistenza legale da parte di professionisti esperti. Avvalersi dell’esperienza maturata da un avvocato specializzato in diritto fallimentare è una strategia efficace per imprese, professionisti e consumatori che si trovino ad affrontare situazioni di crisi o di insolvenza. Attraverso la collaborazione con esperti nel settore, avvocati e altri soggetti esperti, presto assistenza e consulenza a imprese assoggettati alla procedura fallimentare (oggi liquidazione giudiziale) ed altre procedure concorsuali, nonché a professionisti e consumatori per i “piani” di ripresa. Rappresento altresì i liquidatori, i curatori fallimentari e i commissari straordinari in numerose problematiche giuridiche che possono riguardare le società e l’attività aziendale in qualità di legale nominato dalla procedura.

L’assistenza legale può interessare anche il contenzioso nei confronti degli organi di amministrazione e di controllo, il recupero dei crediti, le azioni a tutela del patrimonio nell’interesse dei creditori contro gli atti distrattivi posti in essere dal debitore che ledono la garanzia patrimoniale.

 

L’avvocato fallimentarista ed il Curatore

Quale avvocato specializzato in ambito fallimentare assisto la clientela nelle procedure di ammissione al passivo, di accertamento dei crediti e di opposizione al decreto di esecutività dello Stato passivo, fornisco assistenza nelle vertenze di opposizione alle sentenze dichiarative di fallimento, assisto la clientela nelle revocatorie ordinarie e fallimentari, offro assistenza alle Curatele nelle azioni di responsabilità verso gli amministratori.

Ho potuto affinare questo ruolo anche grazie all’esperienza maturata in qualità di Curatore delle procedure fallimentari le cui nomine da parte del Tribunale di Frosinone mi hanno permesso di assistere dall’interno le società dichiarate fallite e seguirne in prima persona l’iter procedurale, dalla fase di apertura, acquisizione dell’attivo, liquidazione e ripartizione, fino alla chiusura.

Se sei alla ricerca di un avvocato specializzato nel diritto fallimentare su Frosinone e provincia, puoi metterti in contatto con me e chiedere una consulenza legale e contabile grazie anche al lavoro congiunto con altri avvocati e professionisti esperti nel settore.