Diritto penale

Diritto penale

Il diritto penale è una branca del diritto pubblico attraverso la quale la legge penale (codice penale e leggi complementari) individua e reprime le condotte criminose derivanti da comportamenti umani, azioni ed in taluni casi omissioni.

Art. 5 del Codice Penale: nessuno può invocare a propria scusa l’ignoranza delle legge penale (fonte CODICE PENALE ITALIANO).

Sarà capitato a molti di pensare che una condotta apparentemente corretta preservi dalla violazione della legge penale e, quindi, dal rischio di entrare nelle aule di Tribunale per esser processati di un reato di cui spesso non se ne conosce l’esistenza. Ci sono casi in cui il tipo di attività svolta dal Cliente espone potenzialmente al rischio di commettere reati in maniera quasi inconsapevole. Pensiamo ad esempio a quanto sia facile incorrere in uno dei reati ex D. Lgs 81/2008 sulla “sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro”. Questa legge è un campo minato per le imprese e la sua violazione comporta spesso istantanee sanzioni amministrative da parte dell’Ispettorato del Lavoro e l’avvio di indagini penali che si traducono in condanne pecuniarie, con l’esborso di ulteriori somme di notevoli entità, e addirittura detentive nei casi più gravi e in ipotesi di reiterazione del reato o di recidiva.

Ancora, con l’interazione massiccia attraverso i social media ed in generale con l’uso della strumentazione telematica, il rischio di incorrere in reati informatici è notevolmente aumentato. Pensiamo agli acquisti online dove le truffe sono diventate quotidiane, alle diffamazioni in rete, alla creazione di account falsi simulando altre persone, anche di fantasia.

Reati fiscali e reati fallimentari. L’esperienza in campo fallimentare ha fatto rilevare come gli imprenditori della provincia di Frosinone (ma questo non è un dato caratterizzante solo la nostra provincia perché è determinato spesso dalla morsa delle tasse) nel tentativo di evitare il fallimento si indebitano col Fisco per centinaia di migliaia di euro, e addirittura milioni, ritrovandosi poi processati , oltre che per reati fiscali, anche per bancarotta in caso di fallimento.

Ci sono casi in cui le attività imprenditoriali potrebbero essere liquidate prima della loro decozione, ma questo sono davvero in pochi a farlo. Consultarsi con i Professionisti giusti fa sempre la differenza quando ancora tutto è possibile o, quantomeno, quando si possono limitare i danni.
Un consulto legale può sciogliere dubbi sui rischi legati ad un processo penale, all’entità del reato ed alle pene che potrebbero essere applicate, ai presupposti di sospensione come alla scelta di riti alternativi (rito abbreviato, patteggiamento, procedimento per decreto ecc.) per ottenere sconti di pena, oppure quando è il caso di attendere la famigerata prescrizione nel rito ordinario, ricordando tuttavia che, la prescrizione non fa venire meno l’eventuale diritto al risarcimento del danno alle persone offese. In buona sostanza, l’analisi preventiva da parte dello Studio può far optare il Cliente verso soluzioni che potrebbe nemmeno conoscere.

Nei casi di denuncia/querela da parte della persona offesa dal reato, molte volte ci si reca dai Carabinieri, il che è certamente più economico, ma il Carabiniere si limita alla raccolta della denuncia senza alcuna garanzia rispetto alle sorti del procedimento penale. Infatti, è sufficiente che lo stesso non indichi la volontà della persona offesa di essere notiziato dell’eventuale archiviazione del procedimento da parte del Pubblico Ministero, per far cadere la denuncia nell’oblio (in questo caso non si può imprecare contro la malagiustizia!). Sarebbe sufficiente avere l’accortezza di consultare l’Avvocato per avere un parere verbale, remunerarlo solo per il consulto, e poi risparmiare i costi per sporgere denuncia, se si preferisce, recandosi in Caserma. Questo nei casi in cui non si intende costituirsi parte civile nel processo penale, altrimenti è sempre consigliabile rivolgersi direttamente ad uno Studio Legale e procedere attraverso di esso per avere contezza dello stato del procedimento. E nel caso in cui si volesse ritirare la querela? Tecnicamente di chiama “remissione di querela” che, a differenza della querela che è un atto unilaterale che può essere fatto dalla persona offesa anche per mezzo del difensore, la remissione prevede l’accettazione da parte del querelato che ha il diritto di non accettare qualora avesse interesse a far accertare in giudizio di non avere commesso il fatto per il quale è stato querelato. Va sottolineato però che, anche in caso di accettazione, bisogna sempre valutare attraverso un consulto legale se la remissione di querela sia sufficiente ad interrompere l’azione penale. Infatti, ci sono alcuni reati che sono procedibili d’ufficio, oppure che lo sono per il tipo di aggravanti contestate o per il numero, pertanto, il consulto legale prima di mosse azzardare che possono mettere in moto procedimenti non reversibili è sempre segno di buon senso. Ad esempio, il reato di furto semplice è punibile a querela della persona offesa, ma i fatti rappresentati nella querela possono integrare circostanze tali da renderlo aggravato e, pertanto, procedibile d’ufficio nonostante la remissione di querela. Se hai un dubbio o questioni da sottoporre allo Studio sotto il profilo penale chiedere assistenza è un diritto.