TESTAMENTO DIGITALE

“quanto segue non è un consiglio legale e non deve essere interpretato come tale; per una consulenza legale per la tua situazione, chiamami al 348/3268065.”

 

TESTAMENTO DIGITALE

Una guida per la pianificazione del patrimonio digitale nel contesto legale

Negli ultimi anni, con la crescente digitalizzazione delle nostre vite, è emerso un tema cruciale nel diritto delle successioni: il testamento digitale. Molti di noi accumulano un patrimonio immateriale, composto da account online, archivi digitali, criptovalute e altri beni digitali, spesso trascurati nella pianificazione testamentaria tradizionale.

Con l’aumento delle attività svolte online, anche il diritto si è dovuto adattare per disciplinare il trattamento dei beni digitali post mortem. Cosa accade ai nostri account e dati dopo la morte? Come possono gli eredi accedere a questi beni? Questo articolo esplora il quadro normativo italiano ed europeo, fornendo strumenti pratici e legali per affrontare il tema del testamento digitale, speiga perché è importante e come redigerlo correttamente.

Patrimonio Digitale: una nuova frontiera del diritto

Il patrimonio digitale comprende tutti i beni immateriali presenti online o in formato digitale, tra cui: account personali (social media, email, cloud storage), contenuti digitali (foto, video, documenti) e beni economici (wallet di criptovalute, conti PayPal).

In Italia, il Codice Civile non disciplina espressamente il patrimonio digitale, ma questo può essere assimilato ai beni immateriali trasmissibili tramite eredità ed, a livello europeo, il GDPR consente agli eredi di esercitare diritti sui dati personali, come la cancellazione o il trasferimento.

Cosa si intende per testamento digitale?

Il testamento digitale è un documento in cui una persona dispone delle proprie risorse digitali per il periodo successivo alla propria morte. Tra le risorse digitali si possono includere:

  1. Account social media (Facebook, Instagram, LinkedIn, ecc.).
  2. Servizi di archiviazione cloud (Google Drive, Dropbox, ecc.).
  3. Wallet di criptovalute (Bitcoin, Ethereum, ecc.).
  4. Contenuti multimediali (foto, video, blog, opere creative).
  5. Beni digitali con valore economico (NFT, licenze software).
  6. Account bancari e servizi finanziari online.

Perché il testamento digitale è importante?

Un aspetto che spesso viene ignorato è l’accessibilità a queste risorse da parte degli eredi. Senza disposizioni specifiche, il rischio è che questi beni restino inaccessibili o, peggio, vadano perduti. Inoltre, l’assenza di una pianificazione digitale può generare conflitti tra gli eredi o complicare ulteriormente l’esecuzione testamentaria.

Dal punto di vista giuridico, l’importanza del testamento digitale deriva da:

  • la tutela del diritto alla privacy: molti servizi online prevedono clausole che vietano l’accesso agli account da parte di terzi, anche dopo il decesso dell’utente.
  • la protezione del patrimonio economico: beni digitali come criptovalute o opere creative hanno spesso un valore economico significativo.
  • la gestione delle volontà post mortem: alcune persone vogliono che i propri account social vengano chiusi, trasformati in memoriali o gestiti secondo precise indicazioni.

La gestione degli account Post Mortem: cosa prevedono le piattaforme

Le principali piattaforme online prevedono regole specifiche per la gestione degli account dopo il decesso.

Google ha un programma di “Gestione Account Inattivo” il quale consente di designare una persona di fiducia.

Facebook prevede la possibilità di trasformare l’account in “commemorativo” o richiederne la cancellazione.

Apple, senza precise disposizioni, ha un accesso ai dati da parte di terzi complesso e richiede interventi giudiziari.

E’ importante comprendere il trattamento dei dati personali attraverso i social network perché queste opzioni (ad esempio, Facebook consente di designare un contatto erede per gestire l’account dopo la morte, mentre Google offre il sopracitato servizio Inactive Account Manager) non sempre sono compatibili con il diritto italiano e le problematiche giuridiche sorgono a causa dell’assenza di disposizioni esplicite che può creare conflitti tra la volontà del defunto e i termini d’uso delle piattaforme, rendendo necessario l’intervento legale.

Il ruolo del testamento digitale nel diritto successorio

Redigere un testamento digitale permette di superare molte problematiche legali, questo deve contenere: l’elenco degli account, le credenziali di accesso e le istruzioni precise per ciascun bene digitale. Affinché assuma un valore legale è importante integrare il testamento digitale con un testamento tradizionale, autenticato da un notaio, per garantirne la validità.

La normativa italiana ed europea di riferimento

In Italia, il testamento digitale non è ancora regolato in maniera specifica ma alcuni principi del diritto successorio e della privacy possono essere applicati, tra questi, l’art. 587 c.c. poiché, il testamento, in quanto atto personale e revocabile, può contenere disposizioni relative ai beni digitali.

Gli articoli 456 e ss del c.c. contengono le disposizioni generali sull’eredità, applicabili anche ai beni digitali, l’art. 1341 c.c. disciplina le clausole vessatorie nei contratti digitali (es. limitazioni all’accesso post mortem).

IL GDPR (Regolamento UE 2016/679) all’art. 17 disciplina il diritto alla cancellazione (diritto all’oblio) ed all’art. 20 la portabilità dei dati. Più in generale, la normativa UE fornisce un quadro sulla gestione dei dati personali anche post mortem, lasciando agli Stati membri margine di regolamentazione.

Ancora, l’art. 2 terdecies del Codice della Privacy disciplina il trattamento dei dati personali delle persone decedute, consentendo agli eredi di esercitare determinati diritti.

Gli eredi, pertanto, possono esercitare questi diritti sui dati personali del defunto, ma devono fornire prova della loro legittimità (es. certificato di morte, testamento).

Come redigere un Testamento Digitale

La stesura di un testamento digitale richiede attenzione sia agli aspetti tecnici che legali. Di seguito una serie di punti utili:

  1. identificare i beni digitali

Il primo passo consiste nel creare un inventario dei propri beni digitali. Questo include non solo account e credenziali, ma anche una valutazione del loro valore (economico o affettivo).

  1. Designare un esecutore digitale

È utile nominare una persona di fiducia, l’esecutore digitale, che avrà il compito di gestire le risorse digitali. Questa figura può coincidere con l’esecutore testamentario tradizionale o essere un soggetto diverso, con competenze tecniche specifiche.

  1. Stabilire disposizioni precise

Per ogni bene digitale, è necessario indicare come deve essere gestito (es. cancellazione, trasferimento agli eredi), chi ne sarà il beneficiario e le modalità di accesso (es. password o procedure di recupero).

  1. Utilizzare strumenti legali adeguati

Il testamento digitale può essere integrato in un testamento olografo, pubblico o segreto. È importante che il documento rispetti i requisiti di legge per la validità (scrittura, firma, data).

  1. Proteggere la privacy e la sicurezza

È fondamentale evitare che le informazioni sensibili, come password o codici di accesso, siano contenute direttamente nel testamento. Si consiglia di utilizzare strumenti come password manager o archivi cifrati, indicando nel testamento solo le istruzioni per accedervi.

Sfide e Best Practice

La volatilità della tecnologia. Data la rapidità con cui gli strumenti digitali e le piattaforme cambiano e si evolvono, è importante aggiornare periodicamente il testamento digitale per riflettere eventuali modifiche.

Le controversie tra eredi. Per evitare conflitti, è utile indicare chiaramente le proprie volontà e, se necessario, allegare documenti giustificativi (es. contratti, certificati di proprietà).

L’accesso legale ai dati. Alcune piattaforme richiedono un ordine del tribunale per consentire l’accesso agli account. In questi casi, disporre di un testamento digitale può facilitare il processo.

Conclusione

Il testamento digitale rappresenta un tema innovativo e cruciale del diritto successorio, adattandosi alle esigenze della società contemporanea. Sebbene la normativa italiana non sia ancora del tutto matura, è possibile pianificare efficacemente il proprio patrimonio digitale con l’ausilio di professionisti del settore legale e tecnologico. Pianificare la gestione dei propri dati online non solo tutela i diritti degli eredi, ma evita problematiche legali e garantisce il rispetto delle volontà del defunto. La tua vita digitale merita la stessa attenzione che dedichi ai beni materiali. Pianifica oggi per garantire che le tue volontà vengano rispettate anche nel mondo digitale.

Se desideri ulteriori informazioni o una consulenza personalizzata per redigere un testamento digitale, non esitare a contattarmi. Sono esperto nel settore privacy e posso aiutarti a tutelare i tuoi diritti e il tuo patrimonio, in ogni dimensione.